Annie

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Basata su una striscia a fumetti degli anni ’20, “Little Orphan Annie”, Annie è una delle musical comedies di maggiore successo nella storia di Broadway: fortemente voluta dal noto regista Mike Nichols, dal 27 aprile 1977, giorno della prima, è rimasta in scena circa sei anni, per un numero complessivo di 2377 repliche. È stata in seguito rappresentata in ogni angolo del mondo, con produzioni in 27 diverse lingue (compresa una in Giappone, per sedici anni) ed è da sempre un “must” del repertorio teatrale scolastico.

Nel 1977 il musical risultò vincitore di sette Tony Awards (gli Oscar del teatro americano): miglior musical, miglior partitura (Charles Strouse), miglior libretto, migliore coreografia, migliore attrice (Dorothy Loudon nei panni di Miss Hannigan), migliori costumi e migliore scenografia.

Nel 1982 ne fu realizzata la versione cinematografica, seguita da quella televisiva prodotta dalla Disney nel 1999 con protagonista Kathy Bates. Recentemente il noto cantante e attore Will Smith ha annunciato la sua intenzione di produrne una versione “all black” con la figlia Willow nel ruolo di Annie.

“Tomorrow” è uno standard moderno inciso da molti, tra cui Barbra Streisand, Patti Smith e Grace Jones (in una versione disco).

Il musical è stato trampolino di lancio per numerose giovani attrici, tra cui Sarah Jessica Parker, conosciuta da tutti come protagonista di Sex and the City, che fu la terza Annie a Broadway.

Scritta ai tempi della guerra del Vietnam, la storia della piccola orfana alla ricerca della felicità negli anni della Grande Depressione, può essere letta, oltre che come una metafora dello spirito di sopravvivenza americano, soprattutto come un invito alla speranza e all’ottimismo, valido per ogni luogo ed ogni epoca.